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In mezzo al mare - sette atti comici di Mattia Torre (Mondadori)


Sette atti comici irriverenti e caustici, in cui la risata è spesso amara e l'ironia lavora come un benefico veleno.


L'insensatezza del mondo, l'ossessione per il cibo, la macchina faticosa e perfetta del corpo femminile, lo sport nazionale dello scaricabarile, il mito della ricchezza e del potere, la scommessa del cinismo contro la bontà, i figli, tormento e beatitudine. Mattia Torre è un grande raccontatore per voce sola. Nel corso degli anni scrive monologhi per tanti attori italiani e ogni volta ci mette davanti alla sconcertata evidenza delle fragilità e delle dissonanze dell'umana esistenza. La sequenza di questi "sette atti" rivela, fuori dalla scena in senso stretto, la complessità e la felicità narrativa di un autore a cui piace misurare, fotografare, reinventare il teatro del mondo. Si esce dall'insinuante e chirurgica esattezza di queste voci con la consapevolezza di abitare una società incosciente e malata, così incosciente e così malata da suscitare il riso e una bella, non rassegnata, compassione.

Il semaforo diventa verde, ma io non mi muovo.

Le macchine dietro di me impazzano, la gente urla, sbraita. Ma io non li sento. Non mi muovo. Mi sto godendo un raggio di sole, chiudo gli occhi, respiro a fondo. Un minuto di fotosintesi.


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