dal 29 settembre in libreria Mio Padre La Rivoluzione di Davide Orecchio (minimum fax)

Mio padre la rivoluzione è una raccolta di racconti, ritratti, biografie impossibili e reportage di viaggio attorno alla storia e al mito della Rivoluzione russa, dai protagonisti dell’ottobre 1917 (Lenin, Stalin e Trockij) a personaggi minori ma non per questo meno affascinanti. Davide Orecchio lavora sulla storia con gli strumenti della letteratura, ne racconta versioni altre e ne esplora possibilità non accadute: in questo libro Trockij è ancora vivo nel 1956 e medita sull’invasione sovietica dell’Ungheria e su Chrušcˇëv che rinnega Stalin. Qualche anno dopo, il giovane Robert Zimmerman entra in una libreria di Hibbing, Minnesota, e scopre i testi di Trockij, non diventa Bob Dylan ma compone altre bellissime canzoni rivoluzionarie come «The End of Dreams». Qui, proprio come nella realtà e oltre essa, il poeta Gianni Rodari che «ha il problema della fantasia» scrive un reportage dalla Russia per il centenario della nascita di Lenin. In Mio padre la rivoluzione la «controstoria» è una chiave offerta al presente per scardinare il passato, per fare i conti coi mostri politici e le speranze tradite del Novecento, ed è anche una guida per immaginare i futuri possibili. Con uno stile originalissimo, Davide Orecchio racconta il sogno e l’incubo della storia, le peripezie e le passioni, i destini aperti degli uomini.
—
• Desiderai scrivere una lettera a mio padre la rivoluzione, mi dissi l’imbusterò in una custodia criptata, invierò faccine tristi alla rivoluzione, emoticon malinconiche dal colore giallo; volevo che la lettera raggiungesse l’abisso dove giaceva mio padre la rivoluzione, l’oblio dove si arruolano i sogni spezzati, il deep web dove nessuno resuscita – neppure i titani, neppure i giganti, neppure i poeti, neppure mio padre la rivoluzione – dov’è un garofano annegato e squamato dal tempo acquatico, reso una palpebra dal tempo acquatico, allungato in una pergamena di pelle dal tempo acquatico". •