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Francesca Marciano. Foto © Barbara Ledda

foto © Barbara Ledda

Bar Sport Mondadori 1976; Feltrinelli 1997
Prima o poi l’amore arriva Feltrinelli 1981
Terra! Feltrinelli 1983
Stranalandia illustrato da Pirro Cuniberti Feltrinelli 1984
Comici spaventati guerrieri Feltrinelli 1986
Il bar sotto il mare Feltrinelli 1987
Baol. Una tranquilla notte di regime Feltrinelli 1990
Ballate Feltrinelli 1991
La Compagnia dei Celestini Feltrinelli 1992
L’ultima lacrima Feltrinelli 1994
Elianto Feltrinelli 1996
Bar Sport Duemila Feltrinelli 1997
Blues in sedici Feltrinelli 1998
Teatro Feltrinelli 1999
Spiriti Feltrinelli 2000
Saltatempo Feltrinelli 2001
Dottor Niù Feltrinelli 2001
Teatro 2 Feltrinelli 2003
Achille piè veloce Feltrinelli 2003
Margherita Dolcevita Feltrinelli 2005
La grammatica di Dio Feltrinelli 2007
Miss Galassia illustrato da Luci Gutiérrez Orecchio Acerbo 2008
Pane e tempesta Feltrinelli 2009
La traccia dell’angelo Sellerio 2011
Le Beatrici Feltrinelli 2011
Fen il fenomeno Feltrinelli 2011
Di tutte le ricchezze Feltrinelli 2012
Pantera illustrato da Luca Ralli Feltrinelli 2014
Cari mostri Feltrinelli 2015
La Bottiglia Magica illustrato da Luca Ralli e Tambe Lizard 2016

Prendiluna  Feltrinelli 2017

Dancing Paradiso  Feltrinelli 2019

Giura  Feltrinelli 2020

stefano

benni

Non esiste una biografia del lupo Benni perché da trent’anni, tutte le volte che gliela chiedono, il lupo la cambia, dicendo un sacco di balle, o quasi-balle. Poiché nessuno ha mai controllato, Benni si è divertito a costruirsi almeno dodici biografie diverse.

Eccone una che è quasi vera.

Benni nasce nel 1947 a Bologna ma la sua infanzia è sulle montagne dell’Appennino, dove fa le prime scoperte letterarie, erotiche e politiche. Il soprannome Lupo nasce qui, per la sua abitudine di girare di notte ululando insieme ai suoi sette cani. Gioca a pallone ma la sua carriera è interrotta da un infortunio. Lavora come abusivo in alcuni giornali, poi Fruttero e Lucentini lo scoprono sulla rivista il Mago. Donato Barbone lo chiama alla Mondadori (che allora non era di Silvio). Fa il militare nei Lupi di Toscana (che destino!) e tra una guardia e un picchetto, scrive Bar Sport.

Con i primi soldi viaggia come un pazzo. Grazie a due grandi amici,Valerio Occhetto e Grazia Cherchi, si convince di poter diventare uno scrittore. Scrive Terra e Comici Spaventati Guerrieri. A quarant’anni ha un figlio, a quarantacinque ritorna sul palcoscenico spinto dal jazzista  Paolo Damiani. Ha girato un film, Musica per Vecchi Animali con Dario Fo, che non ha avuto alcun successo ma durante il quale ha imparato un sacco di cose, grazie agli indimenticabili Umberto Angelucci e Pasqualino De Santis. Ha scritto più di venti libri. Il suo preferito è Blues in sedici.

Ha lavorato in teatro, soprattutto con l’amica Angela Finocchiaro, Lucia Poli, l’Archivolto, con Paolo Rossi, Dario Fo e Franca Rame, Antonio Catania, Fabio De Luigi, Anita Caprioli e musicisti come Danilo Rea, Paolo Fresu, Umberto Petrin, Danilo Rossi, Gianluigi Trovesi e tanti altri. Come lettore-attore ha portato in scena testi di Nabokov, Gadda, Landolfi, Pazienza, Eliot e Pennac. Con Altan e Perotti ha creato il Museo delle Creature Immaginarie, a sostegno dell’Amref. Ha fondato con Alessandro Castellari e Libero Mancuso un delirante seminario sull’immaginazione. Ha fatto nascere il leggendario progetto di solidarietà sociale Gruppo Lupo, attivo da vent’anni. Ha praticato per tredici anni arti marziali e ha inventato lo stile del coniglio codardo. È tradotto in molte lingue e ha raggiunto anche il mercato cinese.

Misura uno e ottanta per settantasette chili.

È momentaneamente vivo e in buona salute.

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